lunedì 6 luglio 2015

"Laura-viaggio nel cristallo" di George Sand: l'idealizzazione dell'amato

«Si doveva conoscerla come l'ho conosciuta io per sapere quanto vi era di femminile in questo grande uomo.»—Gustave Flaubert

Ciao a tutti! :D
 
La frase di Flaubert che ho riportato mi sembra emblematica per capire chi fosse George Sand (pseudonimo maschile di Amantine Auore Lucile Dupin), l'autrice del libro che sto per recensire. Era una donna molto intraprendente, attivamente impegnata in politica e nel sociale (cosa che traspare dai suoi scritti) ma ne parlerò in modo più dettagliato quando a breve farò l'elenco di tutte le sue opere nella sezione "Scrittrici nella brughiera" del blog...per cui stay tuned!^^
 
Per ora mi concentrerò solo sul romanzo che ho appena terminato, forse uno dei meno celebri della scrittrice poiché non l'avevo mai sentito nominare prima di imbattermici casualmente in una splendida libreria dell'usato: "Laura-viaggio nel cristallo"!
 
 


Protagonista della vicenda è Alexis, un giovane piuttosto indolente e con la testa tra le nuvole, che viene affidato a uno zio studioso di geodi e pietre preziose per essere iniziato alla stessa materia. Durante i suoi studi incontra di nuovo la cugina e amica d'infanzia Laura, di cui si innamora: ma Laura è promessa al pragmatico uomo d'affari Walter, e il protagonista sembra destinato a rinunciare a lei finché strane e mirabolanti visioni di mondi fantastici contenuti nei cristalli non gli danno una speranza che la sua amata possa contraccambiare i suoi sentimenti...

Ho notato che questo libro è associato dalla critica al ben più celebre "Viaggio al centro della terra" di Jules Verne, perché entrambi trattano di un viaggio verso, appunto, le misteriose viscere della terra. Ma io non trovo tutta questa somiglianza: vero che non ho ancora letto Verne (mea maxima culpa xD) ma mi è parso di capire che i suoi romanzi narrino vicende avventurose in cui il viaggio e la scoperta sono finalizzati a suscitare meraviglia nel lettore... mentre non questo il caso di "Laura", dove il protagonista intraprende sì un viaggio avventuroso dalle tinte fantastiche, ma lo fa a mo' di iniziazione, per diventare degno della donna che ama.
Senza contare che le visioni di Alexis-a cui sembra continuamente di vedere Laura, bella ed eterea, all'interno di un cristallo- e il suo intraprendere il viaggio verso il centro della terra insieme al padre di lei, mi sembrano fare palese riferimento all'idealizzazione della persona amata, tipica dell'innamorato e sbeffeggiata dalla Sand con leggerezza e ironia ^^

Insomma un romanzo molto fiabesco e gradevole, con divagazioni scientifiche e filosofiche, decisamente da riscoprire...come molti altri libri di questa brava scrittrice :D
 
Voto: 7/10
Frase preferita:  "Non ti ho forse detto che ti amo? Non sai che la nostra vita terrestre non è che una vana fantasmagoria, e che noi siamo per sempre uniti nel mondo trasparente e radioso dell'ideale?" (Laura-nel-cristallo ad Alexis)
Consigliato a: appassionati di storie oniriche e un po' fiabesche
Sconsigliato a: chi odia le suddette xD
 
A presto! :D
 

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